HIDROS nasce nel 1993 quale azienda commerciale operante nel settore della deumidificazione ed umidificazione dell’aria.
La necessità di soddisfare la crescente richiesta del mercato di prodotti speciali, differenziati per tipologia di impiego e ampiezza di gamma, porta l’azienda, nel 2001, a sviluppare una linea di deumidificatori su progetto e produzione propria.
Oggi HIDROS grazie al proprio staff interno progetta, sviluppa, realizza e collauda sistemi di deumidificazione a condensazione a ciclo frigorifero, pompe di calore e refrigeratori d'acqua.
La gamma HIDROS copre attualmente capacità in deumidificazione da 25 a 3000 litri/24h potenze frigorifere e termiche da 5 a 900 kW, garantendo comunque grande flessibilità e capacità di adeguare le unità alle effettive esigenze del cliente.
Competenza ed entusiasmo sono le componenti essenziali dell’azienda che garantiscono soluzioni adeguate, veloci e flessibili.
Una pompa di calore è un dispositivo che “sposta” calore da un luogo in bassa temperatura (chiamato sorgente) ad uno in alta temperatura (chiamato utenza), utilizzando dell’energia.
Fondamentalmente, la pompa di calore utilizza lo stesso principio dei condizionatori d’aria ma operando in modo opposto.
La pompa di calore utilizza un circuito frigorifero ed uno speciale fluido(chiamato fluido frigorifero) che, a seconda della temperatura e della pressione a cui si trova nelle condizioni di utilizzo può presentarsi sotto forma di stato gassoso o liquido. Il circuito frigorifero è costituito da:
• il compressore;
• lo scambiatore utenze o condensatore;
• la valvola di espansione;
• lo scambiatore sorgente o evaporatore.
Il fluido refrigerante, nel suo stato gassoso, viene compresso e messo in circolazione nel circuito dal compressore. Nel processo di compressione il gas aumenta di pressione e temperatura e viene inviato nel condensatore (o scambiatore utenze) dove si raffredda e si condensa, a pressione costante utilizzando un fluido esterno che è, normalmente, acqua. All’uscita del con-densatore il fluido refrigerante si trova ad alta pressione, a temperatura media ed in fase liquida e viene inviato alla valvola di espansione attraverso la quale il fluido refrigerante subirà una drastica riduzione della pressione di lavoro. A questo punto il fluido refrigerante (sempre sotto forma liquida) passa attraverso un secondo scambiatore, l’evaporatore dove subirà il passaggio di stato verso la fase gassosa “assorbendo” energia dal fluido esterno all’evaporatore che, a seconda del tipo di pompa di calore può essere aria o acqua.
Oltre l’evaporatore il fluido refrigerante passa nel compressore ed il ciclo viene ripetuto. In questi sistemi è essenziale che il fluido refrigerante raggiunga una temperatura sufficientemente alta quando compresso in modo che possa condensare completamente nel condensatore, allo stesso modo, raggiunga una temperatura sufficientemente bassa dopo l’espansione in modo da poter evaporare completamente nell’evaporatore. Tuttavia, maggiore è la differenza di temperatura tra i due stati del fluido refrigerante, maggiore sarà anche la differenza di pressione che, per avere efficienze elevate, dovrà invece essere la piu’ contenuta possibile. Infatti, maggiore è la differenza di pressione, maggiore sarà l’energia che il compressore dovrà assorbire per comprimere il gas. L’efficienza di una pompa di calore si misura dividendo la potenza termica al condensatore per la potenza elettrica assorbita al compressore, e diminuisce all’aumentare della differenza di temperatura (e pressione) tra i due scambiatori. Le pompe di calore sono disponibili anche nella versione reversibile; nel periodo invernale producono acqua calda, nel periodo estivo possono produrre acqua fredda. Questo processo viene effettuato tramite l’attivazione di una valvola di inversione ciclo a 4 vie la quale commuta tra la modalità riscaldamento e la modalità raffreddamento mediante un segnale elettrico inviato dal pannello di controllo a microprocessore dell’unità stessa. Attivando la valvola, il fluido refrigerante viene inviato in una direzione per produrre acqua calda e nella direzione opposta per produrre acqua fredda.
Il grafico sottostante mostra l’utilizzo dell’energia in un tipico paese Nord-europeo: Il carico energetico nazionale viene così suddiviso:
- 77,8% Riscaldamento;
- 10,5% Acqua sanitaria;
- 6,6% Elettrodomestici;
- 3,7% Cottura cibi;
- 1,4% Illuminazione.
Risulta evidente come la riduzione della quota di energia utilizzata per il riscaldamento (assolutamente predominante rispetto alle altre utilizzazioni) consenta riduzioni sostanziali della bolletta energetica dei vari paesi. La pompa di calore è di gran lunga la macchina termica più efficiente di qualsiasi generatore termico disponibile sul mercato. Infatti in caso di C.O.P 3 ÷ 5 abbiamo un utilizzo di energia inferiore di 3 ÷ 5 volte rispetto, ad esempio ad una normale caldaia a combustione (che può avere efficienze massime del 100 ÷ 110%).questo si concretizza in:
- riduzione delle emissioni di gas serra come l’anidride carbonica (CO2);
- utilizzo di energia elettrica, disponibile ovunque;
- utilizzo di energie rinnovabili;
- eliminazione di canne fumarie e cen-trali termiche, serbatoi per combustibili o allacciamenti alle reti del gas;
- nessun tipo di inquinamento ambientale;
- nel caso di utilizzo di energia elettrica prodotta da sistema fotovoltaico, siamo inoltre in presenza di impianti con impatto ambientale zero.